IMPOSIZIONE INDIVIDUALE: AL VIA LA PROCEDURA DI CONSULTAZIONE

CH Imposizione individuale

Nella seduta del 2 dicembre il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione sulla riforma che intende introdurre l’imposizione individuale di ogni contribuente, anche se coniugato. La consultazione terminerà il 16 marzo 2023.

L’iter legislativo è stato avviato dal Consiglio federale come controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)» promossa nel marzo 2021 dal Verein Individualbesteuerung Schweiz, associazione per l’imposizione individuale.

La riforma si prefigge diversi obiettivi. In primo luogo si vogliono eliminare le disparità di trattamento esistenti tra contribuenti coniugati e contribuenti non coniugati (la cosiddetta «penalizzazione del matrimonio»). In particolare a tutti i contribuenti verrebbe applicata la stessa tariffa, e i coniugi verrebbero assoggettati separatamente, al pari delle persone non sposate. 

Il progetto di legge si propone inoltre di creare incentivi al lavoro e promuovere le pari opportunità di genere.

Infatti il Consiglio federale intende lavorare su due varianti: la prima intesa ad aumentare quanto più possibile gli incentivi ad esercitare una attività lucrativa per le coppie nelle quali il partner o non lavora, o consegue un reddito basso; l’altra variante prevede per le coppie sposate con reddito unico un corrispettivo nell’ambito dell’imposta federale diretta per ridurre l’onere causato della progressività delle imposte.

Con l’adozione dell’imposizione individuale, anche l’imposizione secondo il dispendio si baserà esclusivamente sull’esame della situazione personale di ciascun coniuge. Secondo il diritto vigente infatti i coniugi devono soddisfare entrambi tutte le condizioni per poter beneficiare del regime speciale. Ne consegue che ad esempio un coniuge senza cittadinanza svizzera potrà essere tassato secondo il dispendio, mentre l’altro coniuge cittadino svizzero sarà assoggettato alle imposte in via ordinaria.

Qualora entrambi i coniugi soddisfino le condizioni, con il passaggio all’imposizione individuale per ciascun coniuge varrà il minimo imponibile di CHF 400’000.- il che può portare a un aumento dell’onere fiscale.

Anche ai fini dell’imposizione alla fonte ci saranno delle ripercussioni. Infatti in base al diritto vigente se un coniuge lavora e vive in Svizzera da meno di 5 anni ed è sposato con un contribuente cittadino svizzero o a beneficio di un permesso di domicilio (permesso C), non può essere imposto alla fonte in quanto la coppia viene tassata congiuntamente secondo la procedura ordinaria. Con il sistema dell’imposizione individuale il coniuge sarà invece tassato alla fonte. I datori di lavoro saranno quindi chiamati a riesaminare la situazione personale dei loro dipendenti.

Nel rapporto esplicativo il Consiglio federale ha voluto anche approfondire le probabili conseguenze economiche e fiscali di questo progetto di legge. Sono attesi effetti molto positivi sul fronte dell’occupazione, dato che le persone coniugate che percepiscono un reddito secondario avranno maggiori incentivi a lavorare di più. Si stima a riguardo un aumento fino a 47’000 posti in più a tempo pieno.

A livello di imposte federali dirette invece sono previste minori entrate per 1 miliardo di franchi. Di questi, poco meno dell’80% sarà a carico della Confederazione (quindi 800 milioni) e il restante 20% ai Cantoni.

Le ripercussioni sulle imposte cantonali sono al contrario ancora incerte e in corso di valutazione.

FONTE: https://www.admin.ch/gov/

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